L'ansia

"E quando permettiamo alla nostra luce di risplendere,
inconsapevolmente diamo agli altri la possibilità di fare lo stesso.
E quando ci liberiamo dalle nostre paure,
la nostra presenza automaticamente libera gli altri".
N. Mandela
Che cos'� l'ansia - Dr. Cristina Pucci Psicoterapeuta - Faenza

Cos'è

L'ansia è un'emozione, la cui base fisiologica è la paura, pertanto strettamente legata all'istinto di sopravvivenza. La paura serviva agli uomini primitivi per attivarsi di fronte ad un pericolo reale per poi decidere più o meno consapevolmente se attaccare o fuggire. Provare paura o un leggero stato d'ansia è sano e aiuta l'individuo a fronteggiare al meglio tutta una serie di situazioni che richiedono alta concentrazione ed impegno.

Ma non è sempre così. L'ansia è patologica quando si presenta in assenza apparentemente di uno stimolo stressante o quando è eccessiva rispetto allo stimolo.

Ecco comparire tutta una serie di sintomi sul piano mentale, fisico e comportamentale.
A livello psichico un disagio profondo, legato alla paura di perdere il controllo; su quello fisico sudorazione, nausea, aumento della frequenza cardiaca, insonnia, che in certi casi non fanno che innescare maggiormente il "circolo dell'ansia", ovvero la "paura della paura" di avere anche un grave problema di salute; e infine, ma non meno importante, a livello comportamentale si rischia l'evitamento di tutta una serie di situazioni che si pensano "pericolose" fino a giungere all'isolamento sociale.



Come si cura

Viene da sé pensare che l'ansia a certi livelli diventa invalidante, per cui è utile "correre al riparo" attraverso un percorso di cura e non rinchiudendosi in casa come molti fanno, pensando che sia l'unico luogo sicuro. Questo perché tutto ciò che si rifugge è esterno e non è esattamente il pericolo reale; spesso l'ansia è collegata a conflitti interiori che non si riescono ad affrontare.

Si finisce per evitare la quotidianità, le cose buone della vita, percependole come fonte di minaccia. In realtà il pericolo è dentro di noi: accettare di dover staccarsi da qualcosa per abbracciare qualcos'altro fa paura, crea conflitto, ma è necessario in qualsiasi processo di crescita.

Come si cura l'ansia - Dr. Cristina Pucci Psicoterapeuta - Faenza Ecco il compito dello psicoterapeuta: aiutare il soggetto a prendere coscienza del proprio conflitto, trovare le strategie per affrontarlo potendone trarre i maggiori benefici e accettando di dover perdere qualcosa che non gli appartiene più o che non gli è mai appartenuto, attraverso un vero e proprio percorso di elaborazione del lutto.

Spesso ciò che bisogna lasciare andare non ci appartiene perché è frutto di aspettative altrui: si fa qualcosa per far felice qualcun altro (spesso un genitore) e il conflitto deriva dal dover rispondere a tali richieste e dalla propria natura che vuole emergere e spinge in altro senso. L'ansia in certi casi è strettamente connessa al senso di colpa e al rifiuto di decidere per non far soffrire qualcuno a noi vicino. In questi casi può essere utile affrontare il disagio in terapia familiare, in modo tale da svelare i meccanismi sottostanti la paura a tutti i membri della famiglia e aiutarli a sostenere il soggetto nel processo di cura e cambiamento.

Il terapeuta accompagna il paziente nel fare emergere il proprio sé e conseguente serenità, che sarà anche quella di chi gli sta vicino e lo ama per quello che è e non per quello che rappresenta. Il benessere emotivo ritrovato porterà via tutti i sintomi psicosomatici e il soggetto ritornerà ad aprirsi alla vita e ad affrontare quelle cose che prima percepiva come pericolose.


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