La depressione...
come uscire dal tunnel

"La sofferenza è un bisogno dell'organismo
di prendere coscienza di uno stato nuovo".
M. Proust
Depressione, come si cura - Dr. Cristina Pucci Psicoterapeuta Faenza

Cos'è

L'Organizzazione mondiale della sanità ha definito la depressione la malattia del secolo, poiché si stima colpisca 15 persone su 100. Sebbene non esista ancora una letteratura solida e condivisa su questa subdola malattia, per spiegarla si tende a ricorrere ai modelli bio - psico - sociali, che definiscono le cause su più piani: un piano biologico, per il quale ci sono persone che hanno una maggiore predisposizione genetica; un livello psicologico, per cui si prendono in considerazione tutta una serie di eventi / esperienze soprattutto legate all'infanzia che possono predisporre ad una maggiore vulnerabilità alla malattia.

Bisogna fare attenzione al concetto di vulnerabilità, poiché non significa sviluppo certo e conclamato della malattia, ma possibilità maggiori che si sviluppi in soggetti che hanno vissuto certe esperienze più "traumatiche" rispetto a chi non le ha vissute.

In ogni caso, diversi studi hanno dimostrato che non è tanto l'esperienza traumatica che devasta la vita del soggetto, ma la percezione personale del trauma e il significato che gli viene attribuito, diverso da persona a persona. Ci sono anche individui, definiti resilienti, che riescono a far fronte in modo positivo, creativo e sensibile agli eventi traumatici e a non sviluppare tutta una serie di patologie sul piano psichico, anche se sarebbero più predisposti.



Come si cura

In qualità di professionista della salute mentale, credo sia di basilare importanza non nascondersi dietro a muri omertosi tipici di una cultura che fatica a trattare le malattie psichiche alla stregua di una qualsiasi malattia che colpisca il fisico.

Come ogni malattia che si rispetti, anche la depressione si manifesta con segnali, vere e proprie spie, avvisaglie che se vengono trascurate si trasformano in sintomi, invalidanti per la persona che ne soffre.
Come per ogni malattia prima s'interviene, migliore sarà la prognosi.

I diversi piani su cui intervenire sono:

Depressione, come guarire - Dr. Cristina Pucci Psicoterapeuta Faenza 1) la prevenzione, che significa parlarne, aiutare le persone a riconoscerla e soprattutto combattere lo stigma legato a questa come ad altre malattie mentali;

2) intervenire e curare: in quanto psicoterapeuta ritengo utile l'approccio integrato di terapia psicologica e farmacologica, poiché il farmaco allevia il sintomo ma da solo non impedisce possibili e rovinose cadute future; mentre la psicoterapia agisce sulla prognosi e su un decorso più stabile e duraturo nel tempo, poiché aiuta il soggetto ad affrontare ed elaborare contenuti mai digeriti, in virtù di un cambiamento intrapsichico e interpersonale.


Per noi terapeuti il sintomo ha una "funzione", cioè serve al soggetto per mantenere uno status quo dato dalla paura di affrontare qualcosa che non va nella propria vita e che necessita di un cambiamento (un lavoro non soddisfacente? La fine di una relazione?). La "funzione" può agire anche sul contesto familiare: il sintomo attira e sposta l'attenzione da altri e reali problemi che coinvolgono la famiglia. Per esempio, un figlio con la sua depressione fa sì che i genitori tralascino i loro problemi di coppia per occuparsi di lui.

Nella psicoterapia, il professionista aiuta nel processo di consapevolezza a dare significato al sintomo per poi affrontare le paure e predisporre al cambiamento. Alla base di ogni percorso psicoterapico, fondamentale è sostenere il paziente nell'ascolto dei propri bisogni per vivere appieno la propria vita, onde evitare uno spreco inutile di energie ed indirizzarle verso la propria strada di realizzazione, crescita e serenità.


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