La dipendenza affettiva

"Dovrei chiedere scusa a me stessa per tutte le volte che ho creduto di non essere abbastanza".
Alda Merini
Dipendenza affettiva, cos'è - Dr. Cristina Pucci Psicoterapeuta, Faenza

Cos'è

La dipendenza affettiva è una condizione tale per cui chi ne soffre fatica a prendere decisioni da solo, ha un comportamento sottomesso e un continuo bisogno di rassicurazioni nella relazione con l'altro.

Queste persone funzionano bene solo se hanno qualcuno che si prende cura di loro in bene o in male, nel senso che a volte è più importante la relazione con l'altro che la sua qualità, anzi è preferibile anche essere maltrattati piuttosto che ricevere indifferenza.

Dopotutto, amore e odio sono due facce della stessa medaglia e tengono in vita la relazione; mentre provare indifferenza significa essere riusciti a distanziarsi dall'altro, accettando la separazione fisica e mentale.



Quali sono le cause

Colui o colei che ha bisogno di relazioni di dipendenza affettiva è di solito una persona con bassa autostima, ovvero una scarsa fiducia in se stesso e nelle proprie potenzialità. Per tale motivo questi soggetti ricercano continuamente il consenso altrui per la definizione di sé e del proprio valore.

Purtroppo, spesso queste persone si legano con soggetti dall'autostima ipertrofica, tipica di chi è affetto dal disturbo narcisistico di personalità, ovvero coloro che sembrano talmente sicuri di sé da risultare presuntuosi e disprezzanti.

In realtà, entrambi i poli "bassa autostima" e "autostima ipertrofica" nascondono una profonda insicurezza: nel primo caso esibita, nel secondo nascosta. Per tale motivo, è più facile che decidano di farsi aiutare i soggetti con bassa autostima, per uscire da una situazione di passività e per smettere di subire, nei casi estremi, violenze dall'altro, spesso il partner.

Dipendenza affettiva, quali sono le cause - Dr. Cristina Pucci Psicoterapeuta, Faenza Le cause della bassa autostima sono riconducibili alle prime esperienze di vita, quali critiche eccessive; perdite e abbandoni significativi nella prima infanzia; maltrattamenti fisici, psicologici o sessuali, o comunque un ambiente familiare instabile caratterizzato da alta conflittualità.

Anche certe famiglie soprannominate "valanghe" fanno danni, perché sostituiscono i figli in tutto per tutto non dando loro la possibilità di sperimentarsi e assolvere i compiti evolutivi tipici di ogni tappa dello sviluppo, creando personalità fragili e insicure.



Come si cura

  • La terapia individuale può essere utile per aumentare la consapevolezza di alcune dinamiche legate alla prima infanzia e che portano il soggetto a relazionarsi in maniera distorta e dipendente con l'altro, elaborare i vissuti relativi a ciò e poter pertanto iniziare un percorso di guarigione, aumentando il proprio senso di efficacia personale in funzione di quei bisogni personali che finalmente ci si può autorizzare a sentire, esprimere e realizzare.
  • La terapia di coppia può aiutare entrambi i partner che riconoscono nel loro incastro una dinamica di potere e di dipendenza affettiva non funzionale al benessere della coppia. In questi casi, il terapeuta li aiuta in un processo di guarigione attraverso una ridefinizione delle dinamiche prendendo contatto con la propria storia personale e relazionale.
  • Il gruppo di sostegno: il confronto e la condivisione di esperienze tra persone che condividono la stessa problematica, aiutano a rinforzare il soggetto a livello individuale e sociale. Il primo passo è uscire dalla percezione di solitudine che spesso avvolge chi soffre di scarsa autostima e lo si fa chiedendo aiuto. Il gruppo in prima battuta fa sentire meno soli di fronte al problema e crea una rete.

Le persone che tendono a dipendere dall'altro hanno più che altro bisogno di riprendere in mano la propria vita prendendosi cura di sé. Pertanto possono iniziare a farlo chiamando per fissare una consulenza personalizzata: per capire come è meglio intervenire, se attraverso un aiuto individuale, familiare o partecipando al gruppo di sostegno che organizzo con un numero minimo di 5 partecipanti. A volte, può essere utile intervenire combinando i diversi tipi di supporto.


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