La dipendenza affettiva è una condizione tale per cui chi ne soffre fatica a prendere decisioni da solo, ha un comportamento sottomesso e un continuo bisogno di rassicurazioni nella relazione con l'altro.
Queste persone funzionano bene solo se hanno qualcuno che si prende cura di loro in bene o in male, nel senso che a volte è più importante la relazione con l'altro che la sua qualità, anzi è preferibile anche essere maltrattati piuttosto che ricevere indifferenza.
Dopotutto, amore e odio sono due facce della stessa medaglia e tengono in vita la relazione; mentre provare indifferenza significa essere riusciti a distanziarsi dall'altro, accettando la separazione fisica e mentale.
Colui o colei che ha bisogno di relazioni di dipendenza affettiva è di solito una persona con bassa autostima, ovvero una scarsa fiducia in se stesso e nelle proprie potenzialità. Per tale motivo questi soggetti ricercano continuamente il consenso altrui per la definizione di sé e del proprio valore.
Purtroppo, spesso queste persone si legano con soggetti dall'autostima ipertrofica, tipica di chi è affetto dal disturbo narcisistico di personalità, ovvero coloro che sembrano talmente sicuri di sé da risultare presuntuosi e disprezzanti.
In realtà, entrambi i poli "bassa autostima" e "autostima ipertrofica" nascondono una profonda insicurezza: nel primo caso esibita, nel secondo nascosta. Per tale motivo, è più facile che decidano di farsi aiutare i soggetti con bassa autostima, per uscire da una situazione di passività e per smettere di subire, nei casi estremi, violenze dall'altro, spesso il partner.
Le cause della bassa autostima sono riconducibili alle prime esperienze di vita, quali critiche eccessive; perdite e abbandoni significativi nella prima infanzia; maltrattamenti fisici, psicologici o sessuali, o comunque un ambiente familiare instabile caratterizzato da alta conflittualità.
Anche certe famiglie soprannominate "valanghe" fanno danni, perché sostituiscono i figli in tutto per tutto non dando loro la possibilità di sperimentarsi e assolvere i compiti evolutivi tipici di ogni tappa dello sviluppo, creando personalità fragili e insicure.
Le persone che tendono a dipendere dall'altro hanno più che altro bisogno di riprendere in mano la propria vita prendendosi cura di sé. Pertanto possono iniziare a farlo chiamando per fissare una consulenza personalizzata: per capire come è meglio intervenire, se attraverso un aiuto individuale, familiare o partecipando al gruppo di sostegno che organizzo con un numero minimo di 5 partecipanti. A volte, può essere utile intervenire combinando i diversi tipi di supporto.